Dal 17 gennaio al 17 aprile il Centro Artistico Il Grattacielo propone la rassegna "Teatro al Centro", 10 appuntamenti che abbracciano diverse tipologie di linguaggi, dalla prosa, alla stand up Comedy, il tutto condito da danza e appunto musica.
Ecco il programma
– 17 gennaio, 19.30, incontro con l’autore Michele Cecchini. A seguire, 21.15, “Izzera (va alla Merica)” di Michele Cecchini. Con Preziosa Salatino.
– 23 gennaio, Rassegna il GJazz, 20.00, concerto “Ritmi dal Sudamerica”, Duo Nuages. Con Scilla Lenzi e Cristina Donnini.
– 30 gennaio, 21.15, Stand Up, “Globetrotter”, guida per viaggiatori al verde con Andrea Paone.
– 6 febbraio, 21.00, Teatro in trasferta ai 4 Mori, “MacBeth Circus Show” di Paolo Vanacore. Regia Gianni De Feo.
– 1 marzo, 21.15, “Ismene/Antigone” di Colm Toibin liberamente tratto dall’Antigone di Sofocle, regia Carlo Emilio Lerici produzione Teatro Belli.
– 15 marzo, 21.15, “Tango Boheme”, direzione artistica e scenografia: Astesiano Alfredo, regia e coreografia: Carina Calderon.
– 20 marzo, 20.00, Francesco Saporito in concerto.
– 11 aprile, 21.15, “Orazione ia”, di Fernando Arrabal. Traduzione Luciano Lessi. Regia: Eleonora Zacchi.
– 17 aprile, 20.00, concerto “American Singing”, la voce dal jazz al pop con Laura Brioli.
Venerdì 17 gennaio
19.30 – Incontro con l’autore
Michele Cecchini
21.15 – Teatro
IZZERA (VA ALLA MERICA)
di Michele Cecchini. Con Preziosa Salatino. Produzione Teatro Atlante-Palermo
Izzera è una donna che, alla fine degli anni Venti del secolo scorso, parte da un paesino montuoso della Garfagnana per raggiungere il fidanzato emigrato a San Francisco. Ne emerge un affresco della cosiddetta Merica, percepita come troppo grande, e della condizione di sradicamento degli italians, costretti a pala e piccone. Un disorientamento anche linguistico: come tutti gli altri, Izzera, infatti, a poco a poco parlerà l’italiese, quello strampalato miscuglio di italiano e inglese tipico degli emigrati di prima generazione: una commistione goffa eppure estremamente poetica, che racconta lo spaesamento e il disperato tentativo di integrarsi in una realtà tanto diversa da quella di origine da parte di chi è destinato ad abitare una terra di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più. Izzera è una sarta: in scena è accompagnata dai suoi strumenti di lavoro che scandiscono il racconto facendosi veicolo di ricordi. Col suo corpo, la sua voce, e le sue “parole imbroglione” Izzera attraversa un’epoca e un oceano, restituendoci uno spaccato di storia che proietta la sua luce sul nostro presente.
Per info e prenotazioni: 3407550530; segreteria@centroartisticoilgrattacielo.it